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L'URBANI TRA I VINCITORI DEL PREMIO ASIMOV

Pubblicato in data 4 mag 2020
Ultima Revisione in data 4 mag 2020

Vincitori del Premio Asimov per la Campania edizione 2020, gli studenti De Vito Claudio e Puzone Valerio della III A, coordinati dalle docenti di Fisica Maria Loffredo e di Lettere Maria De Marinis. Tra i menzionati anche lo studente Francesco Visone della IV C, coordinato dalle docenti di Fisica Anna Luongo e di Lettere Carmela Attena.

Classifica Vincitori

Classifica Menzionati

 

 Cos’è il Premio Asimov

Il “Premio Asimov” è un riconoscimento riservato ad opere di divulgazione e di saggistica scientifica particolarmente meritevoli. Esso vede come protagonisti sia gli autori delle opere in lizza sia migliaia di studenti italiani che decretano il vincitore con i loro voti e con le loro recensioni, a loro volta valutate e premiate. Il Premio si è avvalso di tredici centri di coordinamento regionali – Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria – che hanno collaborato con più di 100 scuole superiori italiane per la riuscita dell’iniziativa. Ogni partecipante è stato chiamato a recensire uno tra i 5 libri proposti per l’edizione 2020:         “Matematica d’evasione” di Claudio Marini; “L’urlo dell’Universo” di Dario Menasce; “Hello World” di Hannah Fry; “L’algoritmo e l’oracolo” di Alessandro Vespignani ; “Il pianeta umano” di Simone L. Lewis e Mark A.Maslin. 

 

L’esperienza dei partecipanti

Pensate, per un breve istante, di coniugare due mondi agli antipodi, di potervi servire dell’immaginazione per far germogliare due fiori, i cui colori creano un contrasto cromatico apparentemente impossibile da omogeneizzare. Anche solo accostare i petali di quelle due meravigliose creature sembrava impensabile, eppure il percorso compiuto insieme agli organizzatori e operatori del “Premio Asimov”, oltre ai nostri professori e alla nostra dirigente scolastica, l’ha reso possibile. Ora i gambi dei due fiori si sono intrecciati a formare un unico corpo di ineguagliabile bellezza. L’approccio ad astrusi argomenti scientifici, compiuto attraverso l’immersione letteraria, ne ha agevolata la comprensione ed esemplificata l’assimilazione. Quest’esperienza ha permesso, quindi, di conoscere un ignoto universo, in cui il mondo dei numeri e della straripante forza delle parole orbitano intorno allo stesso asse. E’ l’universo che ha consentito di cimentarmi nella lettura di un libro riguardante l’astrofisica, di giocare con le parole come fossero asteroidi che, d’impatto, illuminavano la mente immersa nella profonda singolarità dei buchi neri (dei quali l’autore del libro ha fornito un’interessante spiegazione). Il “Premio Asimov” mi ha permesso di esplorare una branca della letteratura alla quale mai avrei pensato di accostarmi, non per gli argomenti trattati in sé, sia chiaro, ma per la natura atipica di un romanzo (“L’urlo dell’Universo” del fisico nostrano Dario Menasce) che, non fosse stato per il fascino suscitato in me dalla possibilità di toccare con mano le stelle, probabilmente non avrei mai letto. Quella offerta dal “Premio Asimov” è un’avventura in grado di saziare gli appetiti dei più voraci lettori e dei più curiosi scienziati. Ritengo doveroso sottolineare quanto l’esperienza che il nostro Liceo ci ha permesso di vivere sia risultata costruttiva ed interessante, soprattutto per le evidenti connessioni con gli argomenti trattati all’interno del nostro indirizzo di studi.

Mi auguro di poter “viaggiare tra le stelle” anche in futuro. 

Claudio De Vito III A 

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Il valore della condivisione

Il Premio Asimov unisce studenti provenienti da ogni angolo della nostra penisola, con l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica tra i più giovani, attraverso la lettura e la recensione di cinque libri riguardanti ogni branca della matematica e delle scienze, offrendo così il piacere di leggere e di evadere in un’epoca in cui la frenesia della nostra quotidianità è stata bruscamente interrotta dall’ignoto. Ma ciò che non conosciamo non è mai sinonimo di “rischio” e spesso stimola la curiosità, permettendoci di ampliare i nostri orizzonti e di mettere in discussione le nostre certezze. Ed è proprio grazie al desiderio di vivere una nuova esperienza che ho potuto avvicinarmi al “Premio Asimov” e al mondo della divulgazione scientifica, che ci aiuta a guardare la matematica e la fisica con uno sguardo diverso, privo di quella freddezza che le attribuiamo, contribuendo a far emergere la scienza per ciò che è, ossia la grande orchestra che armonizza l’universo. Riflettere su questa considerazione mi ha spinto a scegliere l’opera che ho scelto di recensire, “Matematica d’evasione”, la quale si propone di avvicinare chiunque alle congetture e ai teoremi dei giganti. Infatti, siamo soliti pensare che la matematica abbia un costante bisogno di strumentazioni complesse, ma recensire un libro insolito e apparentemente arduo da comprendere è un’esperienza che mostra quanto basti un semplice foglio, una penna e tanta, tanta immaginazione per raggiungere una realtà estremamente affascinante, che va condivisa. Perché come un pittore o un musicista, chi vive di scienza ha bisogno della fantasia, per creare un elegante trattazione di una scoperta oppure per affrontare quei piccoli problemi della vita quotidiana, che ci spingono a sfruttare al massimo il nostro potenziale e trovare un metodo alternativo per rapportarsi con qualsiasi difficoltà.

Partecipare ad un’iniziativa a livello nazionale ha significato provare a mettermi in gioco, condividere un viaggio tra le pagine di un libro, per ritrovare il valore delle relazioni, distorte dall’isolamento che siamo costretti a vivere.

Puzone Valerio, IIIA

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Non appena sono stato informato della possibilità di partecipare al “Premio Asimov 2020” c’è stato subito grande interesse da parte mia. Trovo infatti molto importante lo scopo del concorso, cioè quello di promuovere la cultura scientifica tra i più giovani attraverso la lettura e la successiva stesura di una recensione a scelta tra uno dei cinque libri selezionati dagli organizzatori. Su consiglio della professoressa Anna Luongo, mia insegnante di matematica e fisica, ho scelto di leggere il libro “L’algoritmo e l’oracolo” di Alessandro Vespignani. Sebbene mi fossero quasi del tutto estranee alcune tematiche discusse nel libro, come ad esempio l’applicazione di algoritmi alla nostra vita quotidiana, la lettura è stata molto avvincente e scorrevole. Per questo motivo mi è risultato molto facile e spontaneo recensire positivamente questo interessante libro che ci mostra quanto la matematica sia presente nelle nostre vite, spesso più di quanto possiamo immaginare.

Francesco Visone, IV C

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